Durante il fine settimana appena trascorso si sono disputate la seconda e la terza gara della Coppa Italia di quest’anno: una sprint il sabato a Vittorio Veneto e una Long la domenica nel bosco del Cansiglio. Entrambi i giorni il tempo è stato fortunatamente clemente, anche se a dire il vero il caldo è stato leggermente eccessivo. La cartina di Vittorio Veneto non era particolarmente intricata ed era costituita per la maggior parte da un tracciato a pianta romana, con l’aggiunta di due parchi che incrociavano il percorso di gara nella sua parte centrale. Essi, pur se non molto complicati, costituivano un piacevole diversivo al panorama cittadino. I percorsi riuscivano a valorizzare la cartina a disposizione che non brillava per complessità e non erano mai noiosi. La domenica invece il terreno era molto mosso e notevolmente tecnico, il bosco era rado e garantiva un’ottima visibilità a parte in alcuni tratti dove la vegetazione era più rigogliosa. Una perdita di concentrazione portava facilmente ad errori pesanti anche di 10 minuti ed era quindi fondamentale rimanere focalizzati sulla propria gara. I percorsi pur essendo lunghi per gli standard italiani (tempo vincitore in élite 1h45m) riuscivano a non risultare mai banali: la maggior parte delle tratte presentava delle scelte interessanti e, poiché era difficile appoggiarsi ai sentieri, veniva messa a dura prova la tecnica durante tutto l’arco della gara. Ottimi risultati il sabato per Seppi Andrea, primo in ME, Giulia Gambini, prima in W16 e Trinca Colonel Fabio, secondo in M55. La domenica invece notevole performance per Scalzotto Annarita, che ha conquistato la prima posizione in W16, seguita al secondo posto da Giulia Gambini, che continua a dimostrarsi una delle atlete di punta dell’Erebus. Ottimo piazzamento anche per Bisognin Giovanni, che arriva secondo in M70. |