A.S.D. Erebus Orientamento Vicenza

Venerdì 12 Agosto 2016 ci siamo trovati di buon'ora al casello autostradale di Vicenza Est e, dopo aver caricato i bagli nei pulmini e aver ridistribuito le provviste, siamo partiti alla volta della Svezia.

Durante la prima parte del viaggio tutto è filato liscio, fin quando non abbiamo deciso di attraversare l'Austria percorrendo le strade provinciali, anziché l’autostrada. Quest’idea si è rivelata infatti pessima, dal momento che ci siamo trovati in una colonna talmente ferma che abbiamo fatto tempo a scendere dai pulmini e a pranzare in tranquillità prima che cominciasse a smuoversi!

Superato questo primo ostacolo siamo giunti fiduciosi in Germania, ma ogni speranza di arrivare ad un'ora decente in ostello si è frantumata quando abbiamo capito che lungo le autostrade tedesche c'erano più lavori in corso che sulla famigerata Salerno - Reggio Calabria! Così, di cantiere in cantiere, siamo arrivati all'ostello alle 23.30 e ci siamo fiondati a letto.

Il mattino seguente ci siamo svegliati di buon'ora, e, dopo aver superato altri cantieri, siamo finalmente arrivati all’imbarco per il traghetto. L'attesa ci è sembrata molto breve perché c'era un clima di euforia generale dovuto alla possibilità di accedere al primo Free Wi-Fi da quando eravamo usciti dall’Italia!

Il viaggio in traghetto è stato piacevole, molti di noi hanno approfittato del bar per rifocillarsi, rendendosi conto purtroppo solo al momento del pagamento dei prezzi esorbitanti… si potrebbe dire che il caffè era davvero troppo salato! (ben 7€ per una tazza di caffè!).

Il viaggio è proseguito poi senza intoppi fino alla club house del Ronneby OK dove abbiamo alloggiato.

Il posto era semplicemente bellissimo: i letti erano comodi, i bagni puliti, la cucina aveva tutto quello che poteva servire, c'era un campo da pallavolo, le saune, la temperatura era piacevole e c'erano poche zanzare nonostante fossimo sulla sponda di un lago, peraltro incantevole!

La mattina dopo siamo partiti per un allenamento di ambientazione; una volta arrivati sul posto però ci hanno detto che avremmo dovuto aspettare il pomeriggio perché nel bosco c'erano dei cani che si stavano allenando; così abbiamo deciso di andare a vedere il mare e, già che c'eravamo, abbiamo fatto tuffi dal trampolino e una bella nuotata. C’è da dire che la temperatura non era proprio delle più invitanti, ma non potevamo rinunciare all’idea di ghiacciarci nel Mare del Nord.

Dopo pranzo abbiamo fatto una partita di Beach Volley con tanto di pubblico svedese e infine siamo tornati al luogo dell'allenamento. I percorsi non erano particolarmente difficili, il terreno era prevalentemente boscoso con alcuni tratti arbustivi ed era abbastanza sporco, inoltre c'erano molti muretti. L'allenamento è stato molto utile per iniziare a conoscere il terreno svedese, in particolare le forme del suo terreno, che nella maggior parte dei casi sono poco accentuate.Mappa

Il secondo giorno abbiamo fatto doppio allenamento, il primo la mattina al parco di Ronneby chiamato Brunnsskogen e al pomeriggio in un altro parco chiamato Risatorp.

L'allenamento della mattina era un allenamento a farfalla, nel quale bisognava basarsi principalmente su direzione e curve di livello, mentre l'allenamento del pomeriggio, pur essendo anch'esso basato su direzione e curve di livello si distingueva perché il terreno era costellato di paludi e radure rocciose, tipiche di molte mappe svedesi.

Una volta tornati a casa ci siamo resi conto di quante zecche c’erano nascoste in quei terreni trovandocene addosso un numero non indifferente, zecche che ci hanno poi accompagnato ogni giorno per il resto della trasferta.

La sera siamo andati a visitare Ronneby, una cittadina rivelatasi molto carina, con una vita notturna talmente attiva che, oltre a non esserci nessuno per strada, era chiuso persino l’unico Night Club. Imperterriti a voler fare i turisti, abbiamo comunque deciso di visitare una torre in cima ad una collinetta, dal cui terrazzo si poteva intravedere un cavallo finto che qualcuno a prima vista aveva scambiato per vero.

Il terzo giorno siamo tornati al Brunnsskogen per un terzo percorso, più lungo rispetto ai primi due, che premiava la capacità di utilizzare bussola fine e bussola grossolana, durante l’allenamento alcuni orientisti non paghi delle emozioni date dal bosco svedese hanno deciso di tuffarsi nella palude, idea non rivelatasi così brillante in quanto i vestiti e le scarpe si sono impregnati di una puzza da carcassa impressionante. Alla fine dell'allenamento qualcuno si è goduto il parco pubblico di Robbeny ammirando la bellezza di un laghetto con parete di roccia e piccola cascata, una grande distesa di erba verde tagliata a giardino inglese, giostre, panchine, alberi e mini golf gratuito, nel quale Rudi ed Eugenio hanno potuto giocare grazie al ritrovamento di palline da golf durante l'allenamento di orienteering da parte di Irene. La sera ci siamo ripresi dalle fatiche sperimentando la sauna, un'esperienza a dir poco fantastica ed estremamente rilassante!

Il quarto giorno siamo andati ad allenarci sul mare. Il terreno sarebbe stato molto interessante se non fosse per il fatto che nel bosco erano cresciuti una miriade di arbusti e rovi che impedivano la corsa, mentre invece nelle radure  si nuotava tra l'erba e le ortiche. Così dopo essere sopravvissuti all'allenamento mattutino, mentre Michele controllava se il terreno dell'allenamento pomeridiano era agibile, siamo tornati al mare. Dopo avere fatto un giro sugli scogli (con tanto di rinvenimento di una medusa!) è tornato Michele, il quale ci ha comunicato che l'allenamento pomeridiano era annullato a causa della vegetazione troppo fitta! Così ci siamo “rassegnati” a un pomeriggio sulla spiaggia, che abbiamo trascorso giocando a pallavolo e tuffandoci nel mare (la cui temperatura era terribilmente fredda) per calmare i bollenti spiriti! Abbiamo anche fatto un organizzato un mini torneo di lotta libera! Il vincitore tra i pesi piuma è stato Rudi che batte in finale Tommaso. La vincitrice tra le ragazze è Maryam! Una volta tornati a casa abbiamo fatto de-affaticamento in un percorso fettucciato nel bosco a fianco.

Il quinto giorno abbiamo trascorso il mattino visitando Karlskrona, dove Jamal ha dato prova di essere fortissimo nella cattura di pokemon! A Karlskrona abbiamo potuto visitare gratuitamente il museo della marina. Abbiamo avuto la fortuna di ispezionare tre imbarcazioni e l'interno di un sottomarino dell'ante guerra. E' stata un'esperienza spettacolare! Siamo poi tornati al Brunnsskogen per partecipare ad un allenamento sulle curve di livello organizzato dal Ronneby OK. L'allenamento, non eccessivamente difficile, era molto interessante sia per sviluppare l'abilità di leggere le curve di livello che quella di andare nella direzione della bussola, o per qualcun'altro in direzione delle svedesi.

La sera siamo tornati in sauna per un'ultima sessione di relax totale. Il sesto giorno abbiamo fatto un allenamento triplo sulla mappa della zona dove alloggiavamo.

Il primo allenamento del mattino consisteva nel seguire il percorso fettucciato nel bosco con la cartina senza percorso e, una volta ritornati a casa, bisognava disegnare il percorso seguito sulla cartina, mentre il secondo allenamento consisteva nell’andare in bussola da un punto base ad una serie di altri punti. Il pomeriggio invece bisognava mettere in pratica l'allenamento sull'andare in bussola in un percorso di lunghezza media.

La sera per coronare la trasferta abbiamo deciso di giocare ad alce rossa in notturna nel terreno intorno alla casa, è stato divertentissimo, le due squadre hanno lottato in modo accanito e qualcuno è pure caduto nella palude, alla fine quando stava per scadere il tempo una delle due squadre ha deciso di abbandonare la difesa e lanciarsi in massa all’attacco riuscendo così ad un pelo dal fischio della fine a conquistare la bandiera avversaria e vincere la partita.

La mattina dell'ultimo giorno abbiamo fatto una gara a staffetta a coppie, la staffetta consisteva in sei percorsi, tre da circa 1 km e tre da circa 1,5 km; i due staffettisti dovevano alternarsi di continuo fino alla fine dell'ultimo percorso; la staffetta era molto ben progettata e ha stimolato tutti a dare il meglio di sé stessi. La prima, la seconda e la terza mappa.

Il pomeriggio, infine, abbiamo noleggiato tre canoe e abbiamo pagaiato nel lago vicino alla casa, prima di cominciare i lavori di pulizia generale. La sera, dopo aver fatto un bilancio generale sulla trasferta, siamo andati a letto di buon'ora per prepararci al viaggio di ritorno.

Così la mattina dopo siamo partiti per tornare alla cara, vecchia, afosa Italia. Dopo qualche ora abbiamo raggiunto Lund, dove abbiamo salutato Michele che ci ha lasciato per partecipare ai mondiali di Trail-O. Successivamente siamo ripartiti di tutta fretta per cercare di non perdere il traghetto, sul quale siamo riusciti a salire nell'attimo stesso in cui si stava chiudendo il portone.

Una volta raggiunta l'altra  sponda siamo partiti fiduciosi di arrivare in presto all'ostello e riuscire magari a coprire qualche altra ora di viaggio prima di fermarci ad un ostello successivo della stessa catena; le nostre speranze però si sono nuovamente infrante sui cantieri stradali tedeschi! Così, una volta arrivati all'ostello precedentemente prenotato, ci siamo sistemati e, dopo aver giocato a Ping Pong e a calcetto, siamo andati a dormire.

Il giorno dopo abbiamo terminato il lungo viaggio di ritorno e, dopo esserci salutati, siamo tutti tornati alle nostre case.